Dieta senza glutine: rimedio all’infertilità o tendenza pericolosa?

L’associazione tra celiachia (CD) e infertilità è un argomento d’interesse da molti anni. Ci sono molti studi che presentano risultati contraddittori.

È risaputo che le donne con infertilità inspiegabile abbiano un rischio tre volte maggiore di MC rispetto alle donne sane. Questa scoperta porta alla conclusione che una dieta priva di glutine (GFD), come unico metodo efficace di trattamento della CD, sia importante per migliorare la fertilità. Si osserva che le donne con diagnosi di MC e trattate con GFD hanno esiti positivi in gravidanza, inclusi i migliori risultati delle tecniche di riproduzione assistita (ART).

Escludere il glutine dalla dieta da parte delle donne senza diagnosi di MC, tuttavia, potrebbe portare a esiti avversi, come un rischio maggiore di malnutrizione se la dieta è sbilanciata. D’altro canto, alcune ricerche mostrano che non solo la GFD ma anche la MC è correlata alla malnutrizione che potrebbe causare problemi in gravidanza o causare l’interruzione della gravidanza stessa. Per quanto riguarda l’influenza del CD sul sistema riproduttivo femminile, non è solo collegata a infertilità inspiegabile e/o esiti avversi della gravidanza, ma anche a menarca ritardato, menopausa precoce e diminuzione dell’ormone anti-mulleriano (AMH). Inoltre, la sensibilità al glutine non celiaca colpisce il sistema riproduttivo aumentando anche il rischio di disturbi mestruali. L’obiettivo principale di questa revisione sistematica è stato presentare e mostrare il legame tra eliminazione del glutine e fertilità, evidenziando quanto sia importante fornire ai pazienti informazioni affidabili e verificate nel contesto dei loro sintomi.