Le condizioni correlate alla celiachia: chi testare?

Identificare strategie per aumentare la diagnosi precoce della malattia celiaca e dei disordini glutine correlati è l’obiettivo della ricerca medica in questo ambito. La review di Zingone et al., nello specifico si basa sull’assunto che questa condizione sia spesso correlata a comorbilità concomitanti che possono fare da primo segnale di allarme per la celiachia stessa. Di conseguenza, effettuare degli screening su popolazioni ad alto rischio permetterebbe di aumentare il numero di diagnosi, diminuendo la quota sommersa del celeberrimo Iceberg della celiachia

Le patologie concomitanti prese in considerazione

Gli autori hanno preso in considerazione più di 20 condizioni concomitanti eseguendo poi una review sistematica in relazione alla presenza o meno di studi/ linee guida a sostegno di uno screening sistematico per la celiachia nei diversi sottogruppi della popolazione.

Le patologie considerate sono, in particolare:

• Disturbi gastrointestinali: esofagite eosinofila, Gastrite atrofica autoimmune, IBS, IBD, Colite microscopica
• Patologie al pancreas, fegato e alla milza: livelli enzimatici anormali, pancreatite idiopatica, livelli anormali di enzimi epatici, epatite autoimmune, colangite biliare primaria, iposplenismo e asplenia accompagnata da infezioni ricorrenti
• Disordini endocrini: diabete mellito di tipo I, tiroidite di Hashimoto e malattia di Graves, Sindrome di Sjögren’s, Osteopenia e osteoporosi.
• Patologie cutanee: dermatite erpetiforme, psoriasi
• Patologie del cavo orale: sindrome aftosica ricorrente, difetti dello smalto
• Patologie neurologiche: epilessia, atassia, neuropatia periferica, Emicrania
• Disordini ginecologici: infertilità, aborti spontanei ricorrenti, menarca ritardata/ menopausa prematura
• Condizioni genetiche: Sindrome di Down, Sindrome di Turner, Sindrome di Williams
• Altre patologie: sindrome da fatica cronica, nefropatia IgA positiva, Deficienza IgA

Pro e contro lo screening di massa nelle diverse categorie 

I risultati, riassunti in questa tabella, possono essere una prima guida per l’elaborazione di raccomandazioni anche istituzionali per la promozione di uno screening che sia il più possibile omnicomprensivo, ma allo stesso tempo con un buon rapporto costo efficacia e basato su evidenze scientifiche.

Tabella 1: Chi testare (1)